CREDITO D’IMPOSTA RICERCA E SVILUPPO 2019

CREDITO D’IMPOSTA RICERCA E SVILUPPO 2019

Il bonus ricerca e sviluppo è uno strumento di agevolazione fiscale rivolto alle imprese, con la finalità di incentivare gli investimenti in questo ambito.

Recentemente la legge di Bilancio 2019 ha apportato alcune modifiche, che Studio CG  vi indica di seguito per informarvi e guidarvi.

In primo luogo, il bonus di ricerca e sviluppo 2019 spetta a imprese e società di qualsiasi forma giuridica, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, dal periodo d’imposta 31 dicembre 2015 fino al 31 dicembre 2020.

 

In cosa consiste l’agevolazione?

Alle imprese è attribuito un credito di imposta nella misura del 25% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli esercizi 2012-2014.

Vi sono, però, alcune eccezioni: il Bonus è del 50% per le spese che riguardano il personale dipendente interno all’azienda, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo e per i contratti stipulati con università, enti di ricerca, Startup innovative e PMI innovative, quando non appartengono allo stesso Gruppo dell’impresa committente.

Il credito d’imposta è riconosciuto fino ad un massimo di 10 milioni di euro, a condizione

che siano sostenute spese per almeno 30.000 euro.

 

Quali attività rientrano nel credito d’imposta?

Le attività di ricerca e sviluppo che rientrano nel bonus e per le quali spetta il credito di imposta sono:

a) lavori sperimentali o teorici svolti aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove

conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste

applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette;

b) ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da

utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un

miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di

sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale;

c) acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze di natura

scientifica, tecnologia e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per

prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;

d) produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano

impegnati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

 

Quali sono le spese riconosciute?

a) personale impiegato nelle attività di R&S;

b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro;

c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative;

d) le competenze tecniche e le privative industriali relative a un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o una nuova varietà vegetale.

e) acquisto di materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota.

 

Contattateci per un’analisi gratuita della vostra azienda!